Investigatori dell'occulto by Vari (Gianni Montanari)

autore:Vari (Gianni Montanari) [Vari (Gianni Montanari)]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: racconti, horror, vampiri, copertina
pubblicato: 1989-12-31T23:00:00+00:00

III

Non c'era un momento da perdere. In un lampo afferrai Bains per le spalle e per le gambe e lo sollevai di peso dal tavolo. E mentre lo reggevo in braccio, mi grugnì nell'orecchio, come un grande verro.

Fui percorso da un orribile fremito di paura. Mi parve quasi di reggere fra le braccia un maiale, anziché un essere umano. Per poco lo lasciai cadere. Poi gli spostai il viso in piena luce e lo fissai. Gli occhi erano socchiusi e parevano guardarmi come se mi vedessero perfettamente.

Bains grugnì di nuovo. Sentii il suo corpo vibrare.

«Bains» esclamai «mi sente?»

I suoi occhi erano sempre fissi su di me; e poi, mentre ci fissavamo, grugnì di nuovo come un maiale.

Liberai la mano e lo colpii sulla guancia, con uno schiaffo secco.

«Si svegli, Bains!» gridai. «Si svegli!»

Ma era come se avessi colpito un cadavere. Si limitò a fissarmi. E d'un tratto mi chinai a guardarlo più da vicino negli occhi. Non ho mai visto un simile sguardo d'orrore, fisso, intelligente, folle. Di colpo non provai più alcun disgusto. Riuscite a capirmi?

Lanciai una rapida occhiata al tavolo. Era al suo posto, l'altezza era la solita; e invero era tornato normale sotto ogni aspetto. La tenebra bizzarra che m'aveva in certo modo suggerito la nera imboccatura d'un abisso era svanita. Mi sentii sollevato; perché mi pareva d'avere interrotto del tutto qualsiasi possibilità d'una parziale «messa a fuoco», grazie alla «protezione completa» ora in funzione.

Distesi Bains per terra e mi rialzai a guardarmi attorno e a riflettere sulla cosa migliore da farsi. Non osavo uscire dalla barriera, finché non si fosse dissipata qualsiasi «tensione pericolosa» esistente nella stanza. Né era saggio, anche all'interno della «protezione», lasciare che Bains continuasse quella sorta di sonno in cui era sprofondato; non senza fare prima certi preparativi, che avevo trascurato.

Vi confesso che mi sentivo assai ansioso. Diedi un'occhiata a Bains e provai una nuova sorpresa: perché la bizzarra tenebra circolare cominciava a riformarsi intorno a lui, lì sul pavimento dove Bains giaceva. Le mani e il volto apparivano curiosamente vaghi e distorti, come si vedrebbero attraverso alcuni centimetri di acqua debolmente colorata. Ma gli occhi, in qualche modo, risaltavano chiaramente. Erano puntati verso l'alto, muti e terribili: fissavano me, attraverso l'orribile chiazza di tenebra sempre più scura.

Mi chinai e con gesto rapido lo sollevai dal pavimento, reggendolo fra le braccia; e per la terza volta lui grugnì come un maiale. Un verso odioso.

In piedi, dentro la barriera, reggendo Bains, guardai di nuovo la stanza e poi il pavimento. La chiazza di tenebra era ancora densa attorno ai miei piedi, per cui mi spostai in fretta dall'altra parte del tavolo. Guardai la chiazza e vidi che si era dissolta; allora mi guardai di nuovo i piedi e provai un'altra sorpresa: la chiazza scura già si manifestava debolmente, intorno al punto in cui mi trovavo.

Mi spostai d'un passo, guardai la chiazza diventare invisibile; e poi, estendersi di nuovo, con la lentezza d'una macchia, attorno ai piedi.

Tornai a spostarmi d'un passo e diedi un'occhiata circolare alla stanza, riflettendo sulla possibilità di raggiungere con un balzo la porta.

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